"Oltremondo - Petali di rosa e fili di ragnatela", pubblicato da Albatros nel marzo 2011, è un coinvolgente romanzo fantasy, opera prima della promettente autrice milanese Marta Leandra Mandelli.
Nella prima parte della storia (che richiama i 'petali di rosa' del sottotitolo), la giovane protagonista Siobhan ci viene presentata in una Milano moderna, benestante, superficiale, in un'atmosfera ovattata ed apparentemente senza problemi.
Ma già covano in lei il germe della diversità e la spinta verso nuovi orizzonti: "Per la prima volta nella mia vita mi sento un'estranea nella mia cara Milano... La diversità che è sempre rimasta sepolta dentro di me adesso bussa alle porte della mia mente..."
Nella seconda parte della saga ('fili di ragnatela'), dopo aver attraversato con la protagonista un misterioso Portale, approdiamo con lei in Oltremondo, quel mondo fantastico in cui l'immatura ragazza di Milano dovrà affrontare molte prove di resistenza e di coraggio, ultima tra queste
la resa dei conti finale con il maligno che cercherà invano di renderla simile a lui: "Mi chiedi perché mi sono nutrito della vita dell'universo? Perché posso farlo, ovviamente. Ho succhiato l'energia degli altri esseri goccia a goccia, mi sono cibato delle loro vite stilla a stilla ed è stato bellissimo".
Oltremondo è una storia avvincente e, nel contempo, un romanzo di evoluzione interiore che offre ad un lettore attento validi spunti di riflessione. Di per sé, la perfezione umana non esiste. Tuttavia, anche i soggetti più fragili, se disposti ad affrontare un lungo e faticoso cammino di presa di coscienza delle proprie debolezze, riusciranno a trasformare i propri limiti in punti di forza e a temprare il proprio carattere.
E credo non ci sia invito più intrigante alla lettura che le parole dell'autrice stessa: "Alla persona più improbabile capita l'impensabile".
Nella prima parte della storia (che richiama i 'petali di rosa' del sottotitolo), la giovane protagonista Siobhan ci viene presentata in una Milano moderna, benestante, superficiale, in un'atmosfera ovattata ed apparentemente senza problemi.
Ma già covano in lei il germe della diversità e la spinta verso nuovi orizzonti: "Per la prima volta nella mia vita mi sento un'estranea nella mia cara Milano... La diversità che è sempre rimasta sepolta dentro di me adesso bussa alle porte della mia mente..."
Nella seconda parte della saga ('fili di ragnatela'), dopo aver attraversato con la protagonista un misterioso Portale, approdiamo con lei in Oltremondo, quel mondo fantastico in cui l'immatura ragazza di Milano dovrà affrontare molte prove di resistenza e di coraggio, ultima tra queste
la resa dei conti finale con il maligno che cercherà invano di renderla simile a lui: "Mi chiedi perché mi sono nutrito della vita dell'universo? Perché posso farlo, ovviamente. Ho succhiato l'energia degli altri esseri goccia a goccia, mi sono cibato delle loro vite stilla a stilla ed è stato bellissimo".
Oltremondo è una storia avvincente e, nel contempo, un romanzo di evoluzione interiore che offre ad un lettore attento validi spunti di riflessione. Di per sé, la perfezione umana non esiste. Tuttavia, anche i soggetti più fragili, se disposti ad affrontare un lungo e faticoso cammino di presa di coscienza delle proprie debolezze, riusciranno a trasformare i propri limiti in punti di forza e a temprare il proprio carattere.
E credo non ci sia invito più intrigante alla lettura che le parole dell'autrice stessa: "Alla persona più improbabile capita l'impensabile".
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