venerdì 6 gennaio 2012

IL PORTALE


La voce di Basil, il suo tono suadente e il carisma che lo contraddistingue, mi guidano in uno stato di rilassamento e concentrazione.
«Adesso Siobhan, devi allentare le tensioni, sia quelle del tuo corpo che quelle della tua anima. Quelle dentro di te e quelle fuori di te. Ascolta il tuo corpo, parlagli con la tua mente, sciogli i nodi e lascia fluire la tua essenza attraverso di te».
Io sospiro e, anche se le sue parole possono sembrare incomprensibili, so esattamente cosa devo fare. Abbasso le palpebre e guardo il vuoto da sotto le ciglia.
«Molto bene. Adesso usa la tua seconda vista, affacciati dal tuo buchino sull’universo della vita, sull’immensità dell’energia».
Il mondo attorno a me cambia di aspetto, rivelando la sua vera natura. L’energia della vita riluce contraddistinguendo ogni essere, interrotta solamente dagli oggetti inanimati. Oro e buio compongono ora la mia realtà e dal mio petto sento quei fili di ragnatela che tutto possono toccare. Questa sensazione di connessione è quasi stordente nella sua bellezza, nella sua pienezza. Non ne uscirei mai.
«Siobhan ascolta la mia voce, lascia che la tua essenza varchi i confini del tuo corpo, abbracciando ogni cosa».
È molto facile, questo è veramente molto facile, l’ho già fatto e so come farlo di nuovo.
«Senti i pieni e i vuoti, l’energia di ognuno. Puoi farlo?».
«Sì, posso farlo, lo sto già facendo».
«Bene, adesso manipolala. Sentila duttile nelle tue mani, plasmala».
Apro i palmi per muoverla, farla vorticare, lasciarla fluire fuori e dentro di me. Il piacere che mi dà solletica i miei sensi, inebriandomi come un nettare divino e liquoroso, sento che potrei abbandonarmi a tutto questo. Un vortice caldo mi ruota attorno e io lo dirigo come se ne fossi la padrona. Gli esseri che mi circondano però, accusano il mio gesto, derubati di parte delle loro energie.
«Basil?» lo chiamo temendo di fare del male alle persone che amo.
«Non temere Siobhan, vai avanti. Se lascerai fluire l’energia, a nessuno verrà fatto del male, quel che verrà tolto, verrà restituito. Adesso crea un vortice, come se fosse un buco nero, ma pieno di vita».
Con le mani, istintivamente compio un gesto rotatorio e l’oro davanti ai miei occhi si illumina formando un gorgo che acquista velocità e profondità. E non lo vedo solo io. All’inizio sembra un luccichio, come se fosse un raggio di sole riflesso. Diventa sempre più intenso e dorato, fino a dare vita a una scintilla. E poi, da una scintilla si apre una fessura, che diventa un grande cerchio, sempre più veloce e luminoso.
E infine, una luce abbagliante si sprigiona dal suo interno e il Portale è aperto.
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«Brava Siobhan, adesso concentrati sui ricordi che custodisci di Oltremondo. Venite, prendiamoci per mano».
Tutti insieme ci avviciniamo, legandoci in una catena che non è altro che il riconoscimento definitivo della nostra vera identità.
«Quando sei pronta Siobhan, attraverseremo il Portale».
Quando sono pronta? Come faccio a saperlo? Cosa so in fin dei conti di Oltremondo?
Devo tacitare le mie paure, devo avere la mente lucida. Guardo dritta verso la luce cercando il coraggio che so di avere. No, queste incertezze non hanno senso, non quando sono in questo stato, non quando sono la Prescelta.
Apriti, per noi, adesso e portaci là dove apparteniamo.
«Venite, il nostro tempo è giunto» e con passo deciso, varco il Portale, portando con me coloro che tanto tempo fa mi hanno scelta.