lunedì 15 ottobre 2012

IMMAGINARE IL FANTASTICO, OLTREMONDO ATTRAVERSO GLI OCCHI DI UNA LETTRICE

Ciao a tutti cari fantasy appassionati! In questo uggioso lunedì vi propongo un post dedicato a Lucrezia Silvestri. Lettrice di Oltremondo, ha lavorato a una tesi proposta per la maturità, intitolata appunto "Immaginare il fantastico". E su cosa verte?? Su Oltremondo - Petali di rosa e fili di ragnatela!! Non vi dico l'emozione!! Lucrezia ha elaborato una sceneggiatura con tanto di bozzetti, motivando la scelta del romanzo nella tesi introduttiva. Ne sono felicissima e molto onorata, grazie Lucrezia :)





ESAME DI STATO


IMMAGINARE IL FANTASTICO

Introduzione alla sceneggiatura di
OLTREMONDO

petali di rosa e fili di ragnatela


Lucrezia Silvestri

Mappa concettuale

Indice:


1.    INTRODUZIONE: scelta dell’argomento

2.    La scelta del libro adatto:
2.1.                  Il fantasy italiano
2.2.                  Il sogno
2.3.                  Il ritratto di Dorian Gray
2.4.                  Le teorie del multi universo
2.5.                  Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde
2.6.                  Attualità

3.    Dal romanzo alla sceneggiatura

4.    Fonti

INTRODUZIONE

La lettura è forse una delle attività più interessanti e coinvolgenti che possa compiere l’essere umano. Leggere può far scoprire nuovi mondi, viaggiare per terre inesplorate, può far conoscere popolazioni ormai scomparse e civiltà di altri pianeti, ma può anche insegnare, rendere note situazioni attuali, dar voce a coloro che non ne hanno; può rendere abili oratori i muti e far vedere il tramonto sul Gran Canyon ai ciechi. Un semplice libro può compiere miracoli.
Ed è proprio per rendere visibile questo miracolo, che accade quando qualcuno apre un libro e ne sfoglia le pagine, quando una persona odora il secco profumo della carta ingiallita e ci fa scorrere sopra le proprie dita, che sceneggiatori e registi intervengono trasportando un semplice insieme di fogli scritti in immagini visibili a tutti.
In questo modo, da ciò che il comune lettore può semplicemente immaginare, si può arrivare alla realizzazione di un’opera in cui le parole del libro prendono vita e diventano realtà tangibile trasformandosi in migliaia di fotogrammi che rendono quel mondo fantastico, diverso per ognuno che se l’era immaginato, uguale per tutti e visibile.

Proprio attraverso la lettura è nata in me l’idea di fare cinema, mio sogno di sempre, e per avvicinarmi di più alla realizzazione di un film mi sono chiesta se sarei stata in grado di scrivere una sceneggiatura per, chissà, una futura produzione. Dopo l’incontro con la scrittrice Marta Leandra Mandelli mi sono decisa: il suo era il libro giusto per essere trasportato in film, anche grazie all’aiuto dell’autrice. Ed è così che ho iniziato a scrivere la sceneggiatura del suo libro OLTREMONDO - Petali di rosa e fili di ragnatela .



LA SCELTA DEL LIBRO ADATTO

Il fantasy italiano è solitamente un genere letterario poco frequentato dal lettore medio, che si dedica normalmente ad autori stranieri perché comunemente ritenuti di qualità superiore riguardo alle tematiche, all’originalità ed alla struttura della storia. Ma questa è una convinzione che dovrebbe essere modificata. Esistono moltissimi autori italiani che varrebbe la pena leggere, anche se scrivono “semplici” fantasy, e che sarebbero famosi a livello mondiale se non avessero il limite di non riuscire a sfondare neppure nel proprio paese d’origine; perché il lettore italiano non si vuole convincere che anche in patria può trovare buoni, se non ottimi, libri.

Anche per questo motivo la mia scelta è ricaduta su un testo italiano, ambientato a Milano, la città in cui ho sempre vissuto. Al contenuto si legano inoltre argomenti fortemente attuali e interessanti. Primo tra tutti il tema del sogno, ricorrente e che ci accompagna per tutta la durata del libro, sogno di cui Siobhan, la protagonista, non riesce a capire il significato, sogno che ogni notte diventa più vivido ed acquisisce nuovi dettagli; si può quindi dire che l’inconscio abbia un ruolo rilevante nella vita della protagonista di OLTREMONDO. Questo inconscio è esattamente quello studiato da Freud, il quale ha pubblicato nel 1900 il suo lavoro più famoso: L’interpretazione dei sogni. Proprio in questo testo l’autrice ha trovato la propria ispirazione: è attraverso i sogni che la nostra eroina ricostruisce i suoi ricordi repressi, la sua vita passata e cancellata ma che riaffiora ogni notte nel suo sogno che vedrà poi dispiegarsi, ora realtà tangibile, davanti ai suoi occhi all’arrivo ad Oltremondo, il vero luogo d’origine della protagonista.
Inoltre Marta Leandra Mandelli rivela che la descrizione del giardino di rose della madre della protagonista è ispirata totalmente al movimento estetico, in particolare a Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, testo che l’ha molto colpita per la minuziosa e precisa descrizione degli oggetti collezionati dal giovane esteta e che quindi ha voluto ricordare nella descrizione dettagliata di colori, aspetto e profumi delle numerosissime specie di rose coltivate dalla madre di Siobhan.
Interessante è anche il riferimento all’esistenza di mondi paralleli collegati l’uno con l’altro attraverso portali, teoria innovativa che si ispira sicuramente a quella del Multiverso, elaborata da Hugh Everett III e sviluppata successivamente da Bryce DeWitt, ma che viene studiata ed analizzata anche oggi; con questa teoria si afferma che esisterebbero molti mondi che differiscono minimamente l’uno dall’altro anche solo per un’azione compiuta da una singola persona fino ad arrivare a grandi eventi come lo scoppio di una guerra.

Attraverso le stesse parole di Siobhan, la protagonista del libro, intuiamo che il potere, o sesto senso come lo chiamerà lei, che ha ereditato dalla sua vita precedente, ovvero vedere l’energia che scorre in tutti gli esseri viventi e poterla prelevare utilizzando il solo tocco delle mani, ma anche donarla per curare ferite, può diventare un’arma a doppio taglio; si può qui notare un palese collegamento con la vicenda del dottor Jekyll e di Mr. Hyde: il dottore trova una soluzione per separare definitivamente il bene dal male in una stessa persona, ma si ritroverà ingannato e intrappolato dal suo stesso esperimento, il signor Hyde, che lo costringerà a suicidarsi per fermare questo abominio. Così anche il potere di Siobhan può avere solo risvolti negativi: lei potrebbe diventare Mr. Hyde utilizzando la propria capacità solamente a fin di male, per uccidere senza scopo, ma decide invece di combattere per il bene e quindi riesce a capire come servirsi del suo potere in maniera positiva.

All’interno del libro sono inoltre presenti molti argomenti attuali: la dicotomia massa-individuo, la brama di potere e la presa di coscienza di sé come individuo differente dagli altri e quindi la propria accettazione sotto ogni punto di vista.
Il romanzo si apre con una citazione di Edgar Wind, professore di storia dell’arte e studioso dell’immaginazione rinascimentale: “Il luogo comune può essere inteso come una riduzione dell’eccezionale, l’eccezionale non può, invece, essere compreso dilatando il luogo comune. Sia logicamente, sia casualmente, l’elemento decisivo è l’eccezionale.1 Questa epigrafe sottolinea in modo incisivo ciò che deve distinguere il singolo individuo, in questo caso Siobhan, dal resto delle persone; la protagonista infatti si sente strana, diversa, e vorrebbe eliminare queste differenze tra lei e le altre ragazze per essere una delle tante, per amalgamarsi definitivamente in quella massa di esseri tutti uguali che è la società. Il suo insegnante di tiro con l’arco, Basil, ha proprio il ruolo di farle affrontare la sua diversità e le sue capacità e sfruttarle per diventare una persona ancor più straordinaria e realizzare così il suo destino in Oltremondo; egli le insegna quindi a non eclissare la propria personalità e le proprie particolarità, ma a sottolinearle in modo da potersi definire ancor meglio come persona unica ed eccezionale.
Inoltre all’inizio del romanzo si parla della Riforma Verde, una legge con cui le città rifiori-


1. pag. 9, M. L. Mandelli, OLTREMONDO - Petali di rosa e fili di ragnatela, Fano (PU) 2011

scono, vengono abbattuti gli edifici decadenti, viene aumentata la percentuale di vegetazione nelle città e ripristinata nelle campagne, la criminalità e la corruzione vengono eliminate quasi totalmente, gli immigrati vengono scacciati; si ritorna ad una situazione simile alle città-stato medievali con una mentalità chiusa che si può aprire solo se gli stranieri sono ricchi e facoltosi e portano un miglioramento nelle condizioni di vita della società. Ma è giusto non guardare in faccia nessuno e realizzare i propri obiettivi con qualsiasi mezzo, anche a costo di distruggere la vita delle persone? Questo è un grande interrogativo che viene posto nel libro, la cui risposta è affidata ad ognuno di noi.



DAL ROMANZO ALLA SCENEGGIATURA

Il lavoro più impegnativo è stato iniziare a scrivere la sceneggiatura. Dopo la lettura di alcuni libri riguardanti questo argomento ho cercato di seguirne i consigli. Ho iniziato con la lettura integrale del libro e la stesura di un riassunto contenente i principali punti dell’opera che poi sono stati meglio suddivisi in scene nella scaletta, poi sviluppata nella sceneggiatura vera e propria.
La sceneggiatura è forse stata la parte più difficile di tutto il lavoro perché non sapevo come farle e ho dovuto riadattare completamente il romanzo, tagliando le parti puramente descrittive, eliminando tutti i processi di introspezione dei personaggi, cancellando e modificando tutti i flashback presenti per rendere più logica la narrazione filmica. Il compito si è rivelato decisamente arduo e si sono resi necessari degli incontri con l’autrice del libro per verificare che le modifiche che avevo apportato potessero andare bene. Inoltre è stato complicato dover scrivere ciò che io immaginavo, infatti leggendo creavo una sequenza di immagini che ho poi dovuto trasportare su carta e descrivere attraverso le convenzioni cinematografiche.
In seguito ho quindi fatto qualche bozza di abiti, gioielli e ambientazioni, sempre con l’aiuto di Marta Leandra Mandelli, e abbiamo deciso insieme che attori avremmo visto bene per i diversi personaggi per dare un volto ai disegni. Ho poi deciso di fare lo storyboard di una scena, ovvero la rappresentazione attraverso il disegno delle diverse inquadrature di una sequenza filmica.
Inoltre, grazie ai suggerimenti che l’autrice stessa ha inserito nel libro, sono riuscita già a farmi un’idea anche della colonna sonora dopo varie ricerche che ho effettuato su YouTube



Fairy-tales are more than true; not because they tell us that dragons exist, but because they tell us that dragons can be beaten. (Gilbert Keith Chesterton)


Fonti:

M. Moscati, Manuale di sceneggiatura, Milano 1989

C. Bruce, I conigli di Schrodinger, Inghilterra 2004

M. L. Mandelli, OLTREMONDO - Petali di rosa e fili di ragnatela, Fano (PU) 2011

R. L. Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, Londra 1886

O. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, Londra 1891


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